I difetti delle saldature possono causare problematiche davvero serie: la saldatura è un processo molto importante e va eseguito con precisione ma, il giunto, potrebbe rivelarsi un punto di potenziale debolezza della struttura. Vediamo insieme quali sono i difetti di saldatura più comuni, cosa comportano e come evitarli.
I difetti visivi di saldatura
La norma UNI EN 6520-1 specifica che esistono due tipologie di errori: le imperfezioni, ovvero una difformità rispetto alla saldatura ottimale, e i difetti, non accettabili in quanto possono compromettere la resistenza del giunto di saldatura.
I difetti di saldatura visibili o riscontrabili attraverso le prove non distruttive, vengono suddivisi a loro volta in sei categorie: difetti di forma e dimensione, cavità, inclusioni solide, mancanza di fusione e penetrazione, cricche.
Difetti di forma e dimensione
Si tratta di un errore indice di una saldatura non eseguita correttamente e presenta un cordone di saldatura irregolare. I più frequenti sono:
- eccesso di sovrametallo: presenta un cordone di saldatura molto alto, nato dall’utilizzo di corrente troppo alta e una preparazione sbagliata del giunto. A causa della sua forma spessa del sovrametallo, ai margini si concentrano tensioni che possono rovinare il giunto
- riempimento incompleto: al contrario dell’eccesso, presenta un’eccessiva penetrazione o un insufficiente rapporto di materiale
- incisioni marginali: nei giunti saldati manualmente, a causa di un uso scorretto della torcia, si possono riscontrare solcature a margine del cordone
- colpo d’arco sulla saldatura: in questo caso, il saldatore innesca l’arco direttamente sul materiale generando una fusione localizzata che può accompagnare delle cricche
- spruzzi di materiale fuso: depositi di materiale che possono causare fenomeni corrosivi
Cavità
Si formano in assenza di materiale, quando il gas rimane intrappolato nel bagno di fusione a causa di un raffreddamento molto rapido. A seconda della dimensione possono essere pori, soffiature o tarli.
Per evitare la formazione di cavità, bisogna rallentare la velocità di andatura permettendo al gas di fuoriuscire.
Inclusioni solide
Simili alle cavità ma, in questo caso, ciò che rimane intrappolato è un materiale esterno: si tratta di scorie di solidificazione del metallo fuso o, nel caso venisse utilizzato, derivanti dall’elettrodo. È molto diffuso nella saldatura TIG, in quanto può rimanere intrappolato del tungsteno proveniente dalla torcia.
Mancanza di fusione e penetrazione
La mancanza di fusione e penetrazione, pur per motivazioni differenti, hanno risultati simili: l’assenza di continuità tra i lembi e la zona fusa, verificandosi maggiormente nel caso di geometrie molto complesse.
Nascono a causa di una velocità di passata troppo alta o l’utilizzo di corrente troppo bassa.
Molto simili sono le incollature dove, tra il lembo e la zona fusa, si interpone uno strato di materiale ossido. È un difetto tipico della saldatura MAG, in quanto utilizza gas attivi ossidanti.
Sono tipologie di difetti difficili da individuare con prove non distruttive: l’unico modo è mettere in atto misure preventive per evitarne la formazione.
Le cricche a caldo e a freddo
Le cricche sono l’imperfezione più grande di una saldatura: a seconda delle dimensioni e delle sollecitazioni a cui il giunto è sottoposto, possono essere causa di una rottura.
Si dividono in due categorie:
- cricche a caldo: sono generate da un’elevata presenza di impurezze nel materiale di base ad alte temperature. Per evitarne la formazione, bisogna mantenere una velocità di lavorazione non troppo bassa e la giusta intensità
- cricche a freddo: si formano durante dei raffreddamenti troppo rapidi, a causa dell’idrogeno presente nel bagno di fusione.Per evitarle bisogna effettuare il preriscaldo della saldatura e verificare l’assenza di umidità.
Il controllo delle saldature è un’azione di estrema importanza: i difetti, visivi o meno, possono compromettere il lavoro finale e portarle alla rottura.