HOME » BLOG » Controlli non distruttivi sulle saldature: cosa sono

I controlli non distruttivi sulle saldature sono un insieme di tecniche volte alla valutazione dell’integrità di una struttura, senza danneggiarne lo stato. Importantissimi nell’industria moderna in quanto permettono di mantenere alti standard qualitativi, ne esistono di varie tipologie. Vediamo quali sono e come vengono regolamentati.

Controlli non distruttivi, normative di riferimento

I controlli non distruttivi sono regolamentati da diverse normative, ad esempio la UNI EN 12062, in cui vengono consigliati i metodi di verifica da applicare in base al materiale, allo spessore del metallo e al tipo di giunto.

Le varie tipologie di prove, ed eventuali difetti saldature, si collegano ai criteri di accettabilità presenti in due diverse norme:

  • UNI EN ISO 5817, che regola i livelli di qualità delle imperfezioni
  • UNI EN ISO 3834, in cui vengono elencati i requisiti per una saldatura di alta qualità

Quando la struttura saldata ha un forte impatto sulla vita sociale quotidiana, ad esempio un impianto industriale di depurazione dell’aria, i controlli devono essere serrati e rispettare la normativa EN 1090-2: secondo il NTC (Norme Tecniche per le Costruzioni), le verifiche sui giunti devono essere condotti da personale altamente specializzato e certificato UNI EN ISO 9712.

controlli non distruttivi ultrasuoni

Tipologie di prove non distruttive

Le prove non distruttive vengono suddivise in due gruppi:

  • prove superficiali: controllo visivo delle saldature, controllo magnetoscopico, controllo con liquidi penetranti; permettono di investigare sui difetti superficiali.
  • prove volumetriche: controllo radiografico e ultrasuoni; utili a verificare la presenza di difetti interni alla saldatura.

Per scegliere quale tipologia di controllo applicare è necessario averne una profonda conoscenza, sapere quali norme li regolamentano e possedere grande esperienza per identificare quale sia il più appropriato. Affidarsi solo a esperti qualificati è l’unica soluzione possibile.

Analizziamo più nel dettaglio ogni tipologia di controllo, in cosa consiste e come si svolge.

Controllo visivo della saldature

Regolamentato dalla norma ISO 17637, il controllo visivo delle saldature è la verifica più comune e basilare.

Per eseguirlo è necessaria grande esperienza e qualifica, in quanto soggetto all’errore umano: molto economico, è impiegato per controllare la presenza di cricche, difetti di forma e colore sia sulle singole saldature, sia sulle strutture finite.

Controllo magnetoscopico

Il controllo magnetoscopico sfrutta le proprietà magnetiche dei materiali ferrosi per rilevare una discontinuità nella saldatura, tramite un normalissimo magnete.

Il risultato della mancanza di continuità è una distorsione del campo magnetico, formato dai due poli: cospargendo la superficie con particelle ferromagnetiche, esse avranno la tendenza ad agglomerarsi in corrispondenza del perimetro disomogeneo.

Viene regolamentato dalla normativa ISO 17638 e possiede grande precisione, rilevando difetti anche invisibili a occhio nudo. È limitato all’applicazione su metalli ferromagnetici.

Controllo non distruttivo con liquidi penetranti

Il controllo non distruttivo utilizzando liquidi penetranti rileva, come il controllo magnetoscopico, la presenza di discontinuità sul giunto saldato.

Si basa sulla capacità del liquido utilizzato di penetrare nelle fessura più piccole, impossibili da verificare ad occhio umano: perfetto per rilevare cricche di saldatura, porosità e ripiegature.

La norma di riferimento è la ISO 3452-1.

Controllo radiografico delle saldature

Seguendo le normative ISO 17636-1 e ISO 17636-2, è possibile eseguire un controllo radiografico sulle saldature: l’utilizzo dei raggi X è un metodo di verifica molto importante, in quanto non altera nè la struttura chimico-fisica del metallo, nè le sue proprietà meccaniche, fornendo una registrazione dettagliata dell’esito dell’esame.

È applicabile in qualsiasi fase del processo produttivo, assicurando un’altissima qualità della struttura finita a un costo relativamente basso, andando a esaminare l’interno della saldatura per constatare variazioni di densità dovute a inclusioni o vuoti.

Controlli non distruttivi a ultrasuoni

Applicabili a tutti i materiali ferrosi, i controlli non distruttivi a ultrasuoni hanno il grande vantaggio di poter penetrare spessori molto alti, identificando discontinuità dovute a cricche, scorie, porosità o fusioni mancante.

Sono regolamentati dalla normativa ISO 17640, si basano sul sulla propagazione delle molecole che compongono il suono all’interno dei materiali. Nel caso fossero presenti delle disomogeneità, le onde sonore alterano il proprio percorso, disperdendosi.

Verifica delle saldature: conclusioni

La scelta della tipologia di verifica delle saldature si basa moltissimo sull’esperienza e la competenza dell’operatore: in base al difetto, un saldatore esperto saprà quale controllo scegliere.

Non solo: costi e fattibilità giocano un ruolo molto importante nella scelta, soprattutto in un processo complesso e a rischio difetti come la saldatura.

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