Ci si chiede molto spesso a cosa serva fare il decapaggio dell’acciaio inox: non è già inossidabile e resistente alle corrosioni?
In realtà la risposta è no: lo strato di passivazione perde le sue proprietà naturali in seguito alle varie lavorazioni subite, compresa la saldatura, ed è necessario un trattamento decapante per ricreare quella patina protettiva. Vediamo di chiarire meglio questo aspetto dell’acciaio.
Trattamento decapante dell’acciaio inox
I principali vantaggi del trattamento decapante dell’acciaio inox sono:
- Rimozione dei materiali contaminanti, ad esempio gli ossidi di saldatura
- Ripristino superficiale della zona termicamente alterata
- Preparazione del materiale al successivo trattamento di passivazione
- Beneficiare la futura formazione della pellicola protettiva di ossido
Per poter massimizzare la resistenza alla corrosione dell’acciaio inox decapato, si prosegue con un processo di passivazione: verranno conferite nuovamente le caratteristiche naturali, rimuovendo ancora tutte le impurità presenti in superficie.
Così come le saldature, anche i trattamenti di decapaggio e passivazione vengono regolati da normative ferree: si tratta dalle norme ASTM A380 ed ASTM A967.
Trattamenti superficiali sull’acciaio: il decapaggio elettrolitico
Il decapaggio elettrolitico, o elettrochimico, è uno dei trattamenti superficiali più utilizzati sull’acciaio. Può essere eseguito in tre modi differenti:
- Anodico: mentre gli ossidi superficiali vengono dissolti, la superficie d’acciaio si passiva. Per risultare totalmente passivato, il metallo non deve essere più attivo elettrochimicamente, su di esso, inizierà ad ossidarsi l’ossigeno che provocherà l’allontanamento dei frammenti ancora presenti.
- Catodico: durante questo processo, l’idrogeno generato favorisce l’allontanamento delle scorie presenti. Rispetto al decapaggio anodico, il metallo non viene passivato e diventa più fragile, proprio a causa dei gas.
- Corrente alternata: i due precedenti metodi vengono applicati in maniera alternata nel tempo, a frequenza costante. Per farlo, il materiale viene passato in vasche diverse (anodiche e catodiche) o viene applicata direttamente la corrente alternata nella medesima vasca.
Questo tipo di trattamento, oltre a garantire una resa estetica di qualità superiore, rispetta maggiormente il metallo ed evita la formazione di imperfezioni che, se sottovalutate, possono portare alla rottura della struttura stessa.